È vero che il consumo di pane fresco è preferibile a quello di crackers confezionati?
È vero che la cioccolata è buona e fa bene?
Vero!
La cioccolata deve essere però fondente almeno al 70%. In questo caso, non solo non fa male, ma oltre ad avere un basso indice glicemico, contribuisce a prevenire la formazione della placca ateromasica. Come Per il consumo di tutti gli alimenti, anche quelli più sani, è necessario non eccedere sulle quantità.
La cioccolata deve essere però fondente almeno al 70%. In questo caso, non solo non fa male, ma oltre ad avere un basso indice glicemico, contribuisce a prevenire la formazione della placca ateromasica. Come Per il consumo di tutti gli alimenti, anche quelli più sani, è necessario non eccedere sulle quantità.
È vero che bisogna evitare l’acqua ricca di calcio perché favorisce i calcoli renali?
Falso!
È solo un luogo comune! L'acqua con maggior concentrazione di sali di magnesio e calcio non rappresenta un rischio per la formazione di calcoli, in realtà è un fattore protettivo. L'unica prevenzione per questa patologia è bere abbondantemente senza preoccuparsi del tipo di acqua consumato, cercando magari di privilegiare l'acqua potabile di casa o quella commercializzata in bottiglie di vetro, scelte entrambe amiche dell’ambiente.
È solo un luogo comune! L'acqua con maggior concentrazione di sali di magnesio e calcio non rappresenta un rischio per la formazione di calcoli, in realtà è un fattore protettivo. L'unica prevenzione per questa patologia è bere abbondantemente senza preoccuparsi del tipo di acqua consumato, cercando magari di privilegiare l'acqua potabile di casa o quella commercializzata in bottiglie di vetro, scelte entrambe amiche dell’ambiente.
È vero che la farina bianca nuoce alla salute?
Falso!
È una buona pratica aumentare il consumo di cereali integrali in sostituzione di quelli raffinati per prevenire le malattie cronico-degenerative, ma questo non comporta che le farine bianche "tipo 0 – 00", nuocciano alla salute. Gli alimenti preparati con farine bianche contengono meno fibre di quelli che utilizzano farine integrali e conseguentemente presentano un indice glicemico più alto. Questo consiglia semplicemente che debba esserne limitato il consumo, ma non eliminato.
È una buona pratica aumentare il consumo di cereali integrali in sostituzione di quelli raffinati per prevenire le malattie cronico-degenerative, ma questo non comporta che le farine bianche "tipo 0 – 00", nuocciano alla salute. Gli alimenti preparati con farine bianche contengono meno fibre di quelli che utilizzano farine integrali e conseguentemente presentano un indice glicemico più alto. Questo consiglia semplicemente che debba esserne limitato il consumo, ma non eliminato.
È vero che la pasta è più calorica del riso?
Vero!
La pasta a parità di peso, soprattutto se si considera il prodotto cotto, ha un impatto calorico leggermente superiore. Il riso d'altra parte, ha un maggiore indice glicemico rispetto alla pasta (velocita con cui aumenta il tasso del glucosio nel sangue). Su indicazione medica, per contenere l'indice glicemico, ci si può orientare verso la scelta di riso integrale o rosso fermentato o di venere, più ricchi di fibre. Il riso, peraltro, essendo privo di glutine, è facilmente digeribile.
La pasta a parità di peso, soprattutto se si considera il prodotto cotto, ha un impatto calorico leggermente superiore. Il riso d'altra parte, ha un maggiore indice glicemico rispetto alla pasta (velocita con cui aumenta il tasso del glucosio nel sangue). Su indicazione medica, per contenere l'indice glicemico, ci si può orientare verso la scelta di riso integrale o rosso fermentato o di venere, più ricchi di fibre. Il riso, peraltro, essendo privo di glutine, è facilmente digeribile.
È vero che si può sostituire la frutta con un succo al 100% di frutta, soprattutto per vincere le resistenze dei bambini?
Falso!
Non è vero che un succo di frutta seppure al 100% sostituisca un frutto fresco nella sua interezza. I succhi, in conseguenza dei processi di trasformazione, sono poveri di fibre e con un basso potere saziante di molto inferiore rispetto a quello della frutta intera. Nel caso poi di succhi non al 100% (succo e polpa, nettari, ecc.) può essere presente anche dello zucchero aggiunto che va a cumularsi a quello naturalmente presente nella frutta.
Non è vero che un succo di frutta seppure al 100% sostituisca un frutto fresco nella sua interezza. I succhi, in conseguenza dei processi di trasformazione, sono poveri di fibre e con un basso potere saziante di molto inferiore rispetto a quello della frutta intera. Nel caso poi di succhi non al 100% (succo e polpa, nettari, ecc.) può essere presente anche dello zucchero aggiunto che va a cumularsi a quello naturalmente presente nella frutta.
È vero che il maggiore consumo di sale ha origine da quello aggiunto in cucina o a tavola?
Falso!
Il 50% del sale che assumiamo è quello contenuto nei prodotti trasformati artigianali ed industriali e solo il 15% lo ricaviamo dal consumo di alimenti naturali quali carne, pesce, latte, verdure, ecc.. Il restante 35% è quello che aggiungiamo a nostra discrezione cucinando o a tavola. Per ridurre il consumo di sale (che per gli adulti deve essere inferiore a 5g al giorno) bisogna innanzitutto prestare attenzione all'uso in ambito domestico, ma soprattutto divenire consapevoli della quantità di sale presente nei prodotti trasformati che acquistiamo. Dal 2016 è obbligatorio indicare in etichetta la quantità di sale contenuta in 100g di prodotto ed in unità di consumo. Bisogna fare attenzione che quando in etichetta viene indicato il sodio, ogni grammo corrisponde a 2.5g di sale.
Il 50% del sale che assumiamo è quello contenuto nei prodotti trasformati artigianali ed industriali e solo il 15% lo ricaviamo dal consumo di alimenti naturali quali carne, pesce, latte, verdure, ecc.. Il restante 35% è quello che aggiungiamo a nostra discrezione cucinando o a tavola. Per ridurre il consumo di sale (che per gli adulti deve essere inferiore a 5g al giorno) bisogna innanzitutto prestare attenzione all'uso in ambito domestico, ma soprattutto divenire consapevoli della quantità di sale presente nei prodotti trasformati che acquistiamo. Dal 2016 è obbligatorio indicare in etichetta la quantità di sale contenuta in 100g di prodotto ed in unità di consumo. Bisogna fare attenzione che quando in etichetta viene indicato il sodio, ogni grammo corrisponde a 2.5g di sale.
È vero che lo zucchero grezzo ha le stesse calorie dello zucchero bianco?
Vero!
Lo zucchero grezzo, comunemente conosciuto come zucchero di canna è ricavato dalla canna da zucchero o dalla barbabietola. Il sapore e colore marrone dipendono da residui di melassa e la sua unica vera caratteristica è di essere stato solo parzialmente raffinato. Non può vantare nessun vantaggio nutrizionale rispetto al tradizionale zucchero bianco.
Lo zucchero grezzo, comunemente conosciuto come zucchero di canna è ricavato dalla canna da zucchero o dalla barbabietola. Il sapore e colore marrone dipendono da residui di melassa e la sua unica vera caratteristica è di essere stato solo parzialmente raffinato. Non può vantare nessun vantaggio nutrizionale rispetto al tradizionale zucchero bianco.
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Il nostro progetto si propone di fornire ai consumatori strumenti efficaci di valutazione per effettuare scelte responsabili di acquisto dei prodotti alimentari. Scarica la nostra guida, ti aiuterà a conoscere e capire correttamente le etichette alimentari.
Occhio all'etichetta!
Le informazioni contenute nelle etichette non sempre sono di immediata e facile comprensione, forse puoi approfondire ancora qualcosa scaricando e leggendo la nostra guida.
Wow!
Mangiar bene è una scelta responsabile e tu sembri proprio saperlo! Potresti segnalare la nostra guida alle persone che conosci per aiutare anche loro a diventare consumatori consapevoli.
Questo se si fa riferimento al pane del fornaio che contiene solo gli ingredienti di base quali frumento, acqua, lievito e sale. A parità di ingredienti, quello che differenzia i crackers, è che per assicurare la loro conservazione vengono spesso utilizzati lievitanti non naturali (carbonato di ammonio, fosfato monocalcico e carbonato acido di sodio), oltre a grassi di varia natura non specificata. Da tenere presente, inoltre, che il pane industriale come quello in cassetta subisce trattamenti diversi da quello fresco, come l’utilizzo di alcool etilico per renderlo morbido.